L’orientamento prospettico-narrativo nella psicologia del profondo

di Stefano Fissi
«atque», 5, 1992, pp. 131-154

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-Che fai oltre al collaudatore?

-Sono un pediatra.

-Cosa?

-Una specie di pediatra. A Genova mi sono separato da mia moglie.

– Non te l’ho chiesto. Non devi raccon­ tarmi le tue storie.

-Cosa vuoi sapere allora?

-Chi sei. 

 -Io sono la mia storia.

(dal film Nel corso del tempo, regia di Wim Wenders)

 

La realtà analitica come costruzione

Scopo di questo scritto è quello di esaminare l’evolversi di un nodo teorico della psicologia del profondo: processo tale da determinare una deriva del pensiero della psicoanalisi e delle altre dottrine del l’inconscio che da essa sono sorte, fino al realizzarsi – di un vero e proprio mutamento qualitativo. Questo processo sembra essersi verificato in maniera concomitante in più aree del complesso di scuole della psicologia del profondo, sì da potersi individuare nella convergenza di indirizzi, seppur tra loro estranei, la significatività di un movimento di idee di tipo, per usare una parola oggi di moda, trasversale.

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