Intermezzo sul significato

di Alberto Peruzzi
«atque», 14-15, 1996, pp. 131-154

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Due punti di vista insaturi

Le teorie del significato possono essere distinte in due classi, a seconda che adottino un punto di vista esterno o uno interno al sistema di rappresentazione che si suppone correli le espressioni linguistiche a ciò che esse denotano.

Nelle teorie che adottano il primo punto di vista (le teorie “esternaliste”), il riferimento (fissato social mente o in altro modo) è la componente primaria del significato, i vincoli ambientali giocano un ruolo determinante, e sono le condizioni di verità (inter soggettive o meno) a permettere di specificare il significato di un qualunque predicato (che basilarmente si manifesta come aggettivo, nome comune o verbo, in un linguaggio naturale quale l’Italiano).

Nelle teorie che adottano il secondo punto di vista (“internaliste”), la rappresentazione mentale è la componente primaria del significato, sono i processi cognitivi che giocano un ruolo determinante, e l’accento è posto sulla comprensione del significato come ciò che dovrebbe metterci in grado di stabilire quali siano le condizioni di verità di una proposizione qualunque!.

I filosofi sollevano spesso tempeste in un bicchier d’acqua. E la suddetta contrapposizione fra punti di vista interno ed esterno ha negli ultimi tempi rischia to di dar luogo a un’ennesima tempesta del genere.

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