Karl Jaspers: l’inattuale attualità della psicopatologia

di Alberto Gaston
«atque», 22, 2000, pp. 79-96

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Quanto più elabora la sua materia in concetti,

quanto più vi riconosce alcunché di tipico e costante, tanto più

riconosce che in ogni singolo individuo si nasconde qualche co

sa di inconoscibile. Come psicopatologo gli basta sapere che

ogni individuo è un infinito inesauribile.

(Jaspers, 1913, p. 2).

 

Il significato della Psicopatologia generale consiste fondamen­

talmente nel “[…) liberarsi del sapere dommatico, che è un sa

­ pere solo in apparenza, per dar luogo a una idea chiara in ordi­

ne alla portata e al valore delle indagini mediante la piena con

­ sapevolezza dei metodi adoperati e dei loro limiti. In realtà nel­

la prassi scientifica non accade mai che ci si renda conto esatta­

mente di quel che veramente sappiamo e di quel che veramente

non sappiamo” (Jaspers, 1932, p. 37).

Premesse

SULLA PRIMA EPIGRAFE – Riflettendo brevemente sul concetto riportato, si manifesta immediatamente l’aspetto più peculiare e affascinante di come Jaspers pensa quel particolare mondo mentale, che si espone alla “sdenza” che osserva ipathemata dell’uomo. Lo sguardo vigile, ma distaccato, dell’osservatore non ha ancora terminato di ordinare la sua materia per metodi e in sistemi, in un conoscibile immediato, che, inaspettatamente, si trova di fronte ad un inconoscibile, apparentemente invalicabile. Si scontra, cioè, con i segretifondamentali, che riguardano qualsiasi metodo di conoscenza, gli enigmi; nel nostro caso particolare gli enigmi concreti.

 

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