Il presente dissociato

di Benedetto Farina
«atque», 3-4 n.s., 2008, pp. 391-418

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Una psiche per la psichiatria

 

Cominciamo con la conclusione. Da Il momento presente di Daniel Stern:

 

Sono il presente e la coscienza i centri di gravità, non il passato e l’inconscio […] ritengo che questa nuova prospettiva, legata al momento presente, modificherà sotto molti aspetti le nostre concezioni di fare terapia.

 

Continuiamo con un’altra citazione. Da Intimi e alienazione di Russel Meares:

 

Un uomo dice: “Non ero me stesso quando mi hai visto l’ultima volta”. Cosa intende dire? In termini logici, ciò non ha senso. Come si può non essere se stessi? Eppure, riusciamo ad afferrare ciò che egli esprime. Parla di una condizione che, generalmente, conosciamo, e che comporta un qualche cambia mento fondamentale nell’equilibrio del nostro essere, una spiacevole disgregazione del sentimento di esistere, del nostro senso di noi stessi. […] Per molte persone, l’irruzione di questo sistema dirompente è transitoria, e non stravolge la vita quotidiana. Se ne va, dopo un breve periodo di fastidio, di ansia o di sconforto. Per altre persone, in realtà, essa rappresenta un ostacolo. Il suo effetto è dannoso per le relazioni e debilitante per la capacità di adattamento, oltre ad impedire la crescita personale […]. Ritengo che il tipo di memoria da cui dipendono il Sé e l’intimità riguardi la rievocazione di epi sodi del proprio passato. C’è una “duplicità” in questa condizione.

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