Dalla magia naturale del sogno all’ars dell’esitazione in Paul Valéry

di Felice Ciro Papparo
«atque», 8-9 n.s., 2011, pp. 145-160

Scarica intero Articolo

 

a Bianca Maria,

al suo inesausto desiderio di sognare

 

Perché vede più certa la cosa l’occhio nei so

gni, che colla immaginazione stando desto.

Leonardo

 

L’esprit est le lieu des choses vagues.

Paul Valéry

 

Nella chiusa del breve testo, intitolato Studi e frammenti sul sogno, Paul Valéry dopo aver annotato che nel sogno il pensiero non è distinto o scalato rispetto al vivere ma interamente aderente a esso, ne concettualizza in questi termini il movimento adesivo: «il pensiero aderisce al fluttuare dell’essere sotto i volti e le immagini del conoscere». E qualche pagina prima aveva descritto la partecipazione del pensare al fluttuare dell’essere a questo modo:

 

Nel sogno, un pensiero non segue l’impressione al fine di inserire quest’ultima entro un sistema preciso e uniforme che garantisce e definisce la mia realtà e il mio ordine. Il pensiero, al contrario, sostituisce l’impressione, o annullandola interamente, o modificandola invece di rafforzarla. Pensare in sogno è cozzare contro qualche cosa.

Pubblicato in Articoli
Ricerca Fascicoli e Articoli
Tipo
Anno
Fascicolo