L’inatteso e il sottrarsi dell’evento. Vie d’accesso filosofiche tra domandare e rispondere

di Ferdinando G. Menga
«atque», 10 n.s., 2012, pp. 73-100

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Per Oriana, davvero un inatteso

a cui rispondere tutti i giorni.

 

Voglio tenere tutto stretto, fin dal principio, i dettagli, il caso, il fluire degli eventi. Prima che la distanza offuschi lo sguardo che si volge indietro, attutendo il frastuono delle voci, delle armi, degli eserciti, il riso, le grida. Eppure solo la distanza consente di risalire a un probabile inizio.

Luther Blissett, Q

L’inatteso e la contingenza storica: l’irruzione dell’estraneo nell’esperienza

 

L’inatteso, quale elemento strutturale che aderisce all’inevitabile radicamento dei vissuti nel corso dell’accadere, ha certamente caratterizzato l’esperienza lungo l’intero arco della civiltà umana (nei suoi diversi ambiti e molteplici prospettive). Affermare una natura storica di tale fenomeno sembra, perciò, un’opzione da escludersi.  

 

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