Contatto vs perdita del contatto. Per una antropologia dell’ambiente fra Eugène Minkowsky a Gilles Deleuze

di Massimo Caci
«atque», 11 n.s., 2012, pp. 175-200

Scarica intero Articolo

Introduzione

 

Il libro La Schizophnie di Eugéne Minkowski del 19271 ha rap presentato una svolta importante nel dibattito psichiatrico sul valore da attribuire al tempo negli studi psicopatologici. Come ben sottolineato da Enzo Paci, emergono in quegli anni, grazie alla Dasein analyse, degli studi sull’uomo incentrati non solo sulla psiche ma an che sul suo vissuto. quello che risalta da questi studi è la dimensione del sentire, del vissuto, dove il tempo dell’esperienza acquista un carattere soggettivo. quindi il ruolo della coscienza non è solo quello di un osservatore distaccato ma anche quello dell’entrare pienamen te nel tempo dell’esperienza.

La coscienza, Gewissen, è definita dal Lagenscheidts Großwörte buch nel seguente modo: “ein Gefühl, das einem sagt, ob man richtig od. falsch gehandelt hat” (un sentimento, che indica se si è agito bene o male). La coscienza è, dunque, un Gefühl, che è tradotto comune mente con il termine “sentimento”, ma che in realtà avendo una pluralità di significati, tutti nell’ambito del sentire, può benissimo essere definito come un sentire complesso. Gefühl, in realtà non significa solo sentimento, ma in un ordine di senso e di frequenza d’uso, può essere definito come sensibilità, sentimento, sensazione, senso.

La coscienza intesa, dunque, come Gewissen e non come Bewußt sein (ciò che chiamiamo consapevolezza) è un sentire complesso che include la percezione degli stimoli esterni e interni tramite le strutture sen

Pubblicato in Articoli
Ricerca Fascicoli e Articoli
Tipo
Anno
Fascicolo