Asserzione ed espressione

di Marianna Bernamaschi Ganapini
«atque», 5 n.s., 2008, pp. 67-74

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L’asserzione

 

Non tutte le asserzioni hanno lo scopo di informare (si conside ri, per esempio, le risposte alle domande di esame), ma informare è una delle funzioni principali dell’asserzione. Per capire cosa sia un’asserzione e come possa trasmettere informazioni dobbiamo individuare le condizioni necessarie del compiere un atto assertivo. Così, dal momento che asserire è un modo di comunicare, intendo qui concentrarmi su come i parlanti comunicano nella pratica assertiva. Per affrontare questa problematica interessa capire se la nozione di “attitude expression” possa essere usata per analizzare il concetto di asserzione. Possiamo infatti sostenere che, quando asserisce, un parlante intende che p attraverso l’espressione della credenza che p. Questa stretta relazione tra l’asserzione e l’espressione di credenze pone la questione se gli atti illocutori possano essere definiti come espressioni di attitudini. In particolare il problema è se l’asserzione possa essere ridotta all’espressione di credenze. Esiste un gruppo numeroso di teorie che definiscono l’asserzione come espressione di credenza, secondo un modello che potremmo chiamare “il modello espressivista”. Secondo questo modello, esprimere la propria attitudine è l’elemento principale che definisce un atto linguistico e rappresenta l’aspetto essenziale del linguaggio e della comunicazione. Se adottiamo questo modello allora l’asserzione è per definizione un’espressione di credenza.

 

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