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Il tempo affettivo del simbolo

di Angiola Iapoce
«atque», 1 n.s., 2006, pp. 115-135

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Ecco, ora svaniscono i volti e i luoghi con quella parte di noi che come poteva li amava. Per rinnovarsi trasfigurati in un’altra trama. T.S. Eliot       Non si può rendere conto della conoscenza psicologica di un soggetto

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Umorismo e innovazione della conoscenza. La transizione dei codici simbolici e lo sconquasso nel corpo dei saperi

di Paolo Francesco Pieri
«atque», 2 n.s., 2007, pp. 11-38

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  Lo psichico è da intendere come la quota dell’immaginazione umana dove si muovono ed emergono i codici simbolici dei processi cognitivi e affettivi. In questo senso, è l’insieme del continuo trans ito di codici simbolici differenti, e di contro,

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L’impalpabile, Incontro con Eric Binet

di Vladimir Jankélélitch
«atque», 2 n.s., 2007, pp. 175-181

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  Eric Binet La leggerezza dell’umorismo e il suo esser sparso nel la vita probabilmente fanno sì che sia difficile parlarne. Volendo concentrarsi su di esso, si rischia di sprofondare nel serio, sicché il progetto di fare un numero di

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La clinica tra modello e metafora

di Maria Ilena Marozza
«atque», 1 n.s., 2006, pp. 139-164

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  In questo contributo vorrei sintetizzare alcune linee di ricerca scaturite dal confronto con il pensiero e la personalità di Mario Trevi. Queste linee convergono, nella mia esperienza, su un vertice, costituito da una riflessione sulla necessità di formulare una

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L’umorismo e la rivincita dell’uomo debole

di Vladimir Jankélévitch
«atque», 2 n.s., 2007, pp. 39-40

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    L’umorismo è come Dio: se ne può dire solo quello che non è. È sempre qualcos’altro. Lo si definisce negativamente, dall’esterno oppure con sentimenti affini, in riferimento a ciò che gli assomiglia, pur differendone. Nell’umorismo non c’è un

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Il presente rappresentato

di Paolo Francesco Pieri
«atque», 3-4 n.s., 2008, pp. 9-13

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È assolutamente nel falso chi prende coscienza del presente soltanto col negare il passato. L’oggi non ha senso se non è posto tra l’ieri e il domani. L’oggi è un processo di transizione,

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Le due metafore istitutive della psicoterapia di orientamento junghiano

di Enzo Vittorio Trapanese
«atque», 1 n.s., 2006, pp. 165-196

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  Il ruolo euristico delle metafore   A partire dagli anni Sessanta del XX secolo, l’epistemologia ha accettato di «fare i conti con il ruolo di una figura retorica propria della linguistica, della poetica e del testo letterario», ossia con

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Umorismo alla lettera

di Carlo Sini
«atque», 2 n.s., 2007, pp. 41-48

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  L’umorismo, dice Vladimir Jankélévitch nelle sue ammirevoli notazioni, è indispensabile ai filosofi. Infatti, egli dice anche, «è l’intero pensiero che è rivestito di umorismo». L’umorismo è una forma di «metacoscienza». È un atto che si rivolge su di sé,

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Il presente e l’ontologia delle relazioni

di Silvano Tagliagambe
«atque», 3-4 n.s., 2008, pp. 17-68

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  Tempo e spazio Almeno da quando Immanuel Kant, congiuntamente e indissolubilmente, li considera elementi costitutivi e cardini della nostra esperienza fenomenica, tempo e spazio sono spesso accomunati in un unico destino e posti sul medesimo livello. In realtà, le

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Le figure etiche dell’esperienza analitica

di Luigi Aversa
«atque», 1 n.s., 2006, pp. 197-204

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La sincerità senza limiti che viene richiesta come condizione maggiore e indispensabile al paziente non sarebbe che morbosa passività o compiaciuto e pigro arrendersi alla più facile delle modalità di colloquio

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