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Gesti vocali.
Conflitti tra mimesi e senso

di Carlo Serra
«atque», 20 n.s., 2017, pp. 143-157

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Il saggio percorre la vicenda interpretativa del concetto di voce, sospesa tra la nozione di altezza e quella di imitazione. Lo statuto della voce, difficilmente arginabile all’interno della nozione di segno, viene interpretato rispetto alle componenti sonore, gestuali, materiche della

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La voce delle parole

di Mauro La Forgia
«atque», 20 n.s., 2017, pp. 159-174

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Il saggio prende in esame alcune celebri forme di dialogo presenti in letteratura (L. Tolstoj, A. Malraux) per cogliere diversi modi di esprimere il nesso tra parole e linguaggio interno. Tale analisi è poi sviluppata utilizzando gli studi di L.

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Il coraggio (e il bisogno)
di regredire. Dalla semantica
alla fonetica, dal significato
al puro e semplice
suono delle parole

di Silvano Tagliagambe
«atque», 20 n.s., 2017, pp. 177-208

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Buona parte del pensiero contemporaneo si basa sull’idea che la funzione principale del linguaggio sia quella di rappresentare com’è il mondo e che pertanto la nozione di rappresentazione debba svolgere un ruolo fondamentale in ogni spiegazione del linguaggio e utilizzazione

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Robert Walser.
L’invenzione del silenzio

di Antonino Trizzino
«atque», 20 n.s., 2017, pp. 209-228

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La lotta per l’esistenza scarica Robert Walser nell’unico luogo dove l’esistenza è abolita, in manicomio; ventotto anni passati tra un manicomio e l’altro con una vaga diagnosi di schizofrenia. Walser è oggi considerato tra i massimi autori di lingua tedesca

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Ressentiment: il pericolo da superare per Nietzsche-Zarathustra

di Giuliano Campioni
«atque», 19 n.s., 2016, pp. 17-33

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L’articolo intende indagare, nel confronto soprattutto con Eugen Dühring, come il tema del ressentiment divenga, progressivamente, il tentativo di Nietzsche di liberarsi da un pericolo che insidiava il suo atteggiamento filosofico e di vita. Questa lotta è avvertibile nello Zarathustra

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Raskol, logica del diavolo: il risentimento in Dostoevskij

di Silvano Tagliagambe
«atque», 19 n.s., 2016, pp. 35-79

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Per Dostoevskij il risentimento è, a un tempo, la causa e l’espressione più diretta del raskol, dello scisma, della divisione tra gli uomini, che impedisce qualsiasi possibilità di manifestazione dei sentimenti, mette fuori gioco ogni forma di amore e paralizza

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Nietzsche “primo psicologo” e genealogista del ressentiment

di Yamina Oudai Celso
«atque», 19 n.s., 2016, pp. 81-104

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Apoteosi della falsa coscienza e dell’auto-inganno, menzogna millenaria, antitesi perfetta del superomistico “sì alla vita”, stigma riconoscibile e archetipico di quell’“umano troppo umano” che contraddistingue tristemente la maggioranza degli individui, il ressentiment nietzscheano rappresenta una delle categorie fondanti della visione

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Il risentimento e il desiderio mimetico. A partire da René Girard

di Stefano Tomelleri
«atque», 19 n.s., 2016, pp. 105-124

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Questo saggio presenta una lettura del risentimento attraverso la teoria mimetica di René Girard. Lo studioso francese ha riconosciuto che lo studio sul risentimento di Friedrich Nietzsche ha avuto un ruolo chiave in molte analisi del ventesimo secolo con specifiche

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Risentimento, rimorso e viscosità della libido

di Luis Kancyper
«atque», 19 n.s., 2016, pp. 125-139

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Lo scopo di questo lavoro è quello di dimostrare come il concetto di viscosità della libido, sebbene abbia un evidente valore descrittivo, non contenga in sé alcun principio esplicativo, e di considerare sotto quali condizioni, oltre a quelle già indicate

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Rousseau e l’ingannevole sogno dell’utopia come fine del risentimento

di Alfonso M. Iacono
«atque», 19 n.s., 2016, pp. 141-152

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Le utopie sognano la fine del risentimento. E forse per questo sono noiose. Ad Amaurote, la città dell’isola di Utopia di Thomas More non vi è risentimento e neanche conflitto. Se poniamo Rousseau fra gli utopisti, così come ha sostenuto

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