Dissipazione e coscienza

di Giuseppe Vitiello
«atque», 16, 1997, pp. 171-198

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  1. Verso una scienza della coscienza

Nel 1994 e nel 1996 si sono tenuti a Tucson in Arizona due Congressi internazionali dedicati al tentativo di inquadrare in un contesto scientifico unitario ricerche e studi sulla coscienza che vengono condotti in settori disciplinari diversi (medicina, psicologia, filosofia, fisica, biologia, neuroscienze etc.). In queste note cercherò di illustrare uno dei temi della discussione che ha forse maggiormente attirato l’attenzione dei convenuti, e cioè l’uso di modelli basati su teorie quantistiche. A questo scopo introdurrò alcuni concetti della teoria quantistica dei campi applicata alla materia vivente; discuterò delle nozioni di ordine e simmetria; del ruolo del citoscheletro nel codificare informazioni e della relativa proposta di Penrose e di Hameroff. Esaminerò quindi il modello quantistico del cervello di Umezawa e Ricciardi e l’estensione che ne ho proposto per tener conto delle proprietà dissipative. Riporterò infine alcune considerazioni sulla problematica della coscienza. Non parlerò invece dei modelli di reti neurali basati sul formalismo della meccanica statistica.

Nel seguito accennerò solo per grandi linee ai vari punti di vista sulla problematica emersi a Tucson. La diversificazione delle posizioni, talvolta la loro frammentazione, gli sbandamenti e i ripiegamenti, possono essere meglio seguiti su riviste del tipo <<Journal of Consciousness Studies>> o anche sui diversi “giornali” di Internet dedicati al problema .

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