Il saggio definisce una nozione minima di empatia della forma espressiva come “sintassi” della comprensione delle espressioni-io/tu/egli. A tal fine, si presenta una prima definizione di percezione dell’espressione altrui (Husserl) e due ipotesi che affrontano, in modo diverso, il rapporto tra anafora e deissi (Brandom e Bühler). Obbiettivo principale è proporre un modello anaforico di empatia alternativo tanto a quello idraulico quanto a quello analogico.
Parole chiave: fenomenologia del linguaggio, teoria anaforica della deissi, espressione, forma espressiva
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