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La rivista “atque” continua la sua pubblicazione in formato cartaceo per i tipi di Moretti & Vitali di Bergamo, ma d’ora in poi gli articoli di tutti i fascicoli – esclusi quelli degli ultimi due anni – sono leggibili (in formato pdf) su questo sito e scaricabili in maniera completamente gratuita.

Sicché i fascicoli di “atque” dal 1990 (anno della sua fondazione) sino a quelli di due anni fa sono ad accesso libero e quindi aperti a ogni forma di ricerca, mentre gli altri hanno un “embargo”, per l’appunto, di due anni – naturalmente il formato cartaceo di tutti i fascicoli rimane disponibile presso le librerie (vedi “librerie amiche”) e ordinabile all’editore (ordini@morettievitali.it).

Essendo digitalizzato l’intero archivio storico, per individuare gli articoli e poterne fare le ricerche sia per autore che per parola chiave, basta consultare questo indice articoli e qualora interessi scaricare il file pdf, cliccare sul titolo.

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Sfondi della psicoterapia analitica

di Enzo Vittorio Trapanese
«atque», 6-7 n.s., 2009, pp. 59-98

  1. Fondamenti elementari della psicoterapia

1.1  Il termine “relazione” indica, in senso molto generale, un qualsiasi tipo di rapporto (per esempio, di causalità o di co-esistenza) tra due o più cose, eventi, fenomeni o dati scientifici e, per estensio ne, un qualsivoglia legame o vincolo tra due o più persone. La psicoterapia è, nel suo significato più antico, tradizionale ed elementare, una relazione temporaneamente stabile tra due persone che coinvolge una pluralità di fattori percettivi, cognitivi, affettivi ed emozionali.  (altro…)

Frammenti del Cahier Somnia

di Paul Valéry
«atque», 8-9 n.s., 2011, pp. 21-34

Sogno

Ero in una sala da bagno che adesso è a piastrelle e cemento. C’era un parquet in legno. Colava acqua, abbondantemente – temevo le infiltrazioni e mi dicevo: Eppure è piastrellato – e cercavo le piastrelle – e trovavo invece dei buchi enormi. L’acqua colava nel soffitto sottostante. A forza di cercare la ceramica, ne trovavo tracce lungo i muri.

La perdita d’acqua era accompagnata da un significato morale d’indistinta minaccia. Come trovare la chiave di questa composizione? In questo sogno il ricordo della realtà, il ricordo in corso, al livel (altro…)

La psicoterapia, l’ironia, l’onestà

di Maria Ilena Marozza
«atque», 6-7 n.s., 2009, pp. 99-112

  1. La perdita dell’evidenza naturale dello psicoterapeuta attempato”

Egli non pensava molto, soltanto, senza mutar posizione e con un leggero

tentennare del capo, rivedeva la propria vita e la vita, in generale, che d’im

provviso gli appariva così lontana e strana, quel tumulto superfluo, rumoro

so, in mezzo al quale era stato e che inavvertibilmente s’era ritratto da lui e (altro…)

Viatico après coup. Note di accompagnamento alla traduzione [di P. Valéry]

di Benedetta Zaccarello
«atque», 8-9 n.s., 2011, pp. 35-40

 

Il lettore che s’avventuri nell’immenso diario astratto dei Cahiers (oltre ventinovemila pagine nell’edizione anastatica in folio), vi troverà a stento una manciata di rimandi alla vita vissuta del loro autore, e quasi nessun racconto redatto in prima persona, ad eccezione, curio samente, di qualche récit de rêve, di cui una buona parte si trova raggrumata nel quaderno da cui provengono i frammenti qui presentati. Si tratta di uno dei pochi cahiers tematici della serie degli oltre due cento che si considerano far parte di quest’opera-corpus, redatta tutte le mattine all’alba tra il 1894 e il 1945. Nella successione dei quaderni, Somnia – composto intorno al 1911 – precede un altro fascicolo a tema intitolato Langage, che a sua volta si lascia seguire da Temps. (altro…)

Per una psicoterapia fenomenologica

di Giovanni Stanghellini
«atque», 6-7 n.s., 2009, pp. 113-122

  1. L’arco ermeneutico: spiegare e comprendere 

Paul Ricoeur è considerato probabilmente il più importante maestro dell’ermeneutica contemporanea. La particolarità che caratterizza il suo lavoro è cercare una sintesi tra fenomenologia ed ermeneutica. In questo scritto si prende avvio dall’opera di Ricoeur, e in particolare dalla nozione da lui elaborata di “arco ermeneutico”, per il lustrare i rapporti tra ermeneutica, fenomenologia e psicoterapia. (altro…)

Il sonno e la coscienza (peripezie del sapere)

di Carlo Sini
«atque», 8-9 n.s., 2011, pp. 41-46

“Sogno o son desto?” si chiede un personaggio da commedia. La sua implicita alternativa è tra sogno e realtà. Ma cosa mai è sogno ovvero qual è la sua realtà? La domanda è antica. Tra i numerosi aspetti problematici che la accompagnano uno in particolare è assai inquietante. Si potrebbe esprimerlo così: chi sogna nel sogno? In che senso il sognatore ha la medesima coscienza o è ancora colui che, al risveglio, dice: “Ho sognato”? I sogni ci accadono: non possiamo modificarne a piacere i contenuti e nemmeno intervenire a dirigerli verso fini desiderati, perché appunto “noi” che sogniamo in realtà non ci siamo, non siamo presenti a noi stessi, ovvero non siamo propriamente coscienti di ciò che ci accade (non siamo auto-coscienti), sebbene sia anche innegabile che le immagini del (altro…)

L’apparente specificità della clinica

di Mauro La Forgia
«atque», 6-7 n.s., 2009, pp. 123-134

  1. Una crisi ininterrotta

 

La “crisi” dell’opzione riduzionista (connotata, al fondo, da una più o meno esplicita scelta naturalistica) che caratterizzava le cosiddette psicologie del profondo o dell’inconscio (freudiana, junghiana, adleriana e quant’altro) è, a ben vedere, un processo che inizia col nascere di queste psicologie e continua fino ai nostri giorni, senza che se ne intraveda un’esplicita conclusione; anzi, continuano ad esistere gruppi isolati ma agguerriti che negano la crisi dell’opzione suddetta, agendo di fatto come instancabili rivificatori del suo stato comatoso. (altro…)

La vita è sogno

di Silvano Tagliagambe
«atque», 8-9 n.s., 2011, pp. 47-96

 

I sogni sogni sono […]

ma che sia realtà o sogno, il giusto conta.

Calderòn de la Barca, La vida es sueño

 

  1. La borsa di Mary Poppins

 

A chiunque abbia visto il film Mary Poppins sarà rimasta impressa la scena nella quale la fantastica governante tira fuori dalla sua borsa ogni sorta di oggetto dalle dimensioni più disparate. (altro…)

Del comprendere. A partire da Wittgenstein

di Fabrizio Desideri
«atque», 6-7 n.s., 2009, pp. 137-156

 

Si potrebbe anche chiamare filosofia

tutto ciò che è possibile prima di ogni nuova scoperta e invenzione.

L. Wittgenstein

 

 

Comprendere in genere

 

Riguardo al problema della comprensione, come riguardo a ogni altro problema filosofico, sarà bene esercitare una sana diffidenza nei confronti di facili o difficili generalizzazioni, come se vi fosse (altro…)

Sogno ed esistenza. Note su Binswanger

di Eugenio Borgna
«atque», 8-9 n.s., 2011, pp. 97-102

Premessa

 

Non è possibile riflettere sulle considerazioni fenomenologiche e antropologiche che Ludwig Binswanger è venuto genialmente svolgendo nei suoi lavori, senza ricordare come in essi si sia ispirato, in parte, alla filosofia husserliana e in parte, sempre più dominante, a quella heideggeriana.

Quando, nel 1930, ha scritto il saggio Sogno ed esistenza, sulle correlazioni tematiche fra il sogno e l’esistenza, egli è stato radicalmente influenzato dall’opera fondamentale di Martin Heidegger, (altro…)