In fenomenologia, la nozione di volontà è strettamente connessa a quella di intenzionalità. Eppure questo termine esiste con due significati: quello statico si riferisce alle nozioni attive di coscienza e costituzione; quello genetico ruota attorno alle nozioni passive di corpo e co-emergenza. Il primo si riferisce alla centralità della rappresentazione; nel secondo, i concetti di impersonalità e anonimato assumono un ruolo cruciale anche a livello di semplice sensazione. Prendendo questa distinzione come il suo punto di partenza, questo saggio si propone di indagare la relazione complementare in fenomenologia tra volontarietà e involontarietà.
Parole chiave: fenomenologia, intenzionalità, neutralità, corpo, movimento, involontarietà, impersonalità
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