Nelle teorie sulla coscienza si distinguono due approcci: (i) i modelli che valorizzano la cognizione derivando dalla psicologia cognitiva e dall’intelligenza artificiale, mirano all’integrazione dell’informazione e sono basati sull’attivazione di un complesso dinamico di aree cerebrali diffuse attraverso fibre a lunga portata con connessioni rientranti nei due sensi. La teoria dello spazio di lavoro neuronale globale ne è l’espressione più aggiornata (ii) i modelli basati sull’emozione fanno riferimento al Sé come condizione della coscienza, o meglio alle sue successive rappresentazioni a livelli sempre più differenziati dell’encefalo; i sistemi affettivi primari vi imprimono specifiche coloriture emozionali. Il Sé nucleare nomotetico si differenzia nei Sé estesi idiopatici a seguito dell’accumularsi delle esperienze vitali lungo uno stato affettivo di processo primario in un continuum temporale. La mente è una rete modulare di stati del Sé.
Parole chiave: coscienza, spazio di lavoro neuronale globale, emozione, motivazione, Sé nucleare
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