La paura e il mostro. Linee di una ‘filosofia della simpatia’

di Ubaldo Fadini
«atque», 23-24, 2001, pp. 29-42

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Inquietudini

Nel suo informato testo sui mostri, F. Giovannini fornisce una breve storia dell’interesse per il mostruoso – dalla teratologia iniziale, legata al terrore per le mutazioni del corpo e in generale alle alterazioni della natura, fino alla teratologia sociale che si articola a partire dai mostri ottocenteschi – che mi sembra utile riprendere, soprattutto in vista di una identificazione del mostruoso odierno con ciò che è più “comune”, in un senso tutt’altro che negativo. Proprio una “analisi sociale” del mostro può infatti mettere in luce come quest’ultimo e società siano strettamente intrecciati: «( …) il mostro è un parto della società, si annida in essa, è contro di essa». È sufficiente ricordarne alcuni di questi mostri, dalla creatura di Frankenstein al Fantasma dell’Opera o a Dracula, tenendo ovviamente conto delle differenze.

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