La psicopatologia in Théodule Ribot

di Marco Innamorati
«atque», 20-21, 1999, pp. 137-152

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La figura di Théodule Ribot appare segnata da un singolare paradosso storiografico. Riconosciuto in generale come protagonista chiave nello sviluppo della psicologia come disciplina scientifica da tutti gli storici della psicologia, da Boring a Brett, da Ellenberger a Berrios, egli risulta dedicatario di un nu mero proporzionalmente limitatissimo di studi monografici. Non esiste a tutt’oggi una sua biografia dettagliata, mentre l’ultima monografia sulla sua opera, intitolata Le philosophe Théodule Ribot (Du gas, 1924) risale a più di settantacinque anni orsono.

L’apporto storico di Ribot può essere apprezzato già soltanto prendendo in considerazione i suoi sin golari “primati” e scorrendo un sommario elenco dei suoi allievi e dei personaggi da lui influenzati. Dopo aver ottenuto il titolo di agrégé in filosofia nel 1865, prima ancora di conseguire il titolo di docteur Ribot assurse alla ribalta del mondo culturale francese con una monografia su La psychologie anglaise contempo raine (Ribot, 1870) che costituiva il primo approfondito studio francese sulla materia (tanto valido da es sere prontamente tradotto in inglese e utilizzato co me utile fonte secondaria per decenni).

 

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