Le ‘convinzioni del sentimento’: desiderio e ragione nella psicologia del profondo

di Maria Ilena Marozza
«atque», 2, 1990, pp. 41-60

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Si deve senz’altro alla psicoanalisi il tentativo più radicale di fondare sulla passione l’intera origine del la vita psichica. Peraltro, Freud e Jung elaborano due concezioni estremamente diverse del rapporto tra desiderio e ragione, da cui derivano visioni inconciliabili della psicologia.

In uno degli scritti più brevi ma più importanti per la messa a punto della sua teoria, Precisazioni sui due principi dell’ organizzazione psichica (1911), Freud, partendo dall’interrogativo di quale sia «il significato psicologico del mondo reale esterno nella struttura del­ le nostre teorie» , delinea le vicende del desiderio primario nell’impatto con la realtà. L’attività desiderante, con la sua componente rappresentativa del soddisfa cimento allucinatorio, deve cedere, di fronte all’inevitabile disillusione, nei riguardi del principio di realtà, che impone al soggetto di rappresentare a se stesso non più le condizioni proprie, ma quelle reali del mondo esterno, anche se spiacevoli.

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