Note su ironia, consapevolezza e processo conoscitivo

di Mauro La Forgia
«atque», 2 n.s., 2007, pp. 123-132

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Ironia e consapevolezza del conoscere

 

Due dimensioni vengono in particolare sottolineate nelle indagini sull’ironia.

La prima riguarda la simultaneità dell’origine e della costituzione di ironia e consapevolezza, e cioè la qualità, che è propria del dispositivo ironico, «d’innalzare a seconda potenza la soggettività», in troducendo quell’incessante intreccio di prospettive che è proprio di una soggettività in continuo confronto con se stessa. La seconda mette in evidenza la qualità dell’ironia come modalità “negativa” della conoscenza, ossia come forma di conoscenza attraverso cui la soggettività, affermando qualcosa per intendere il contrario, si libera da ogni vincolo troppo stretto di corrispondenza tra parola e cose, il che produce una collisione immediata con l’aspetto precedente, ponendo il problema di specificare quale sia il genere di consapevolezza che scaturisce dall’ironia.

Quest’ultimo tema, posto con grande chiarezza da kierkegaard, è in definitiva un tema di rapporto tra soggettività e realtà, e potrebbe essere riformulato nel modo seguente: fino a che punto è lecito che il carattere decostruttivo di un atteggiamento ironico mini le basi che fondano una relazione coerente ed efficace tra soggettività e mondo?

 

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