Sfondi della psicoterapia analitica

di Enzo Vittorio Trapanese
«atque», 6-7 n.s., 2009, pp. 59-98

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  1. Fondamenti elementari della psicoterapia

1.1  Il termine “relazione” indica, in senso molto generale, un qualsiasi tipo di rapporto (per esempio, di causalità o di co-esistenza) tra due o più cose, eventi, fenomeni o dati scientifici e, per estensio ne, un qualsivoglia legame o vincolo tra due o più persone. La psicoterapia è, nel suo significato più antico, tradizionale ed elementare, una relazione temporaneamente stabile tra due persone che coinvolge una pluralità di fattori percettivi, cognitivi, affettivi ed emozionali. 

Opponendosi alle grossolane analogie di tipo medico-scientifico che ancor oggi continuano a punteggiare gli scritti di psicoterapia, la parola “relazione” evidenzia il presupposto indispensabile del “trat tamento” psicoterapeutico: l’interattività trasformante. L’essenza della psicoterapia, ovvero di qualsiasi psicoterapia, è, infatti, l’interattività psichica. Essendo concepita innanzitutto come “strumento tera peutico” della psiche, «la psiche stessa (…) è assunta» come capace di «agire su un altro organismo psichico e di esserne agita». Questo processo, lucidamente indicato già da Jung, lungi dall’essere fondato sulla categoria della necessità e, pertanto, dal poter essere assimilato al «processo di guarigione da un qualsiasi morbo d’ordine organico», è piuttosto basato «sulla categoria della possibilità: due (…) soggetti umani prestano l’un l’altro il proprio universo psichico (…) affinché ciascun soggetto si muova liberamente verso il proprio nucleo di pos sibilità specifiche».

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