Il 24 marzo 2015 il copilota Andreas Lubitz si schianta deliberatamente con il suo Airbus A320 sulle montagne dell’Alta Provenza, causando la morte di centoquarantanove passeggeri. La decisione di Lubitz non è più soltanto una decisione umana; è tale che ciò di cui decide va al di là di ciò che è calcolabile come effetto di una decisione umana. Questa soglia estrema evoca altri sistemi di funzionamento e altre interpretazioni: il richiamo è alle ricerche di Uexküll sugli ambienti animali, alle idee di Kant sulla fine del mondo, allo studio del comportamento suicida di un gruppo di cavallette, alla riflessione sull’esperienza fisica e corporea della caduta e dell’errore.
Parole chiave: Andreas Lubitz, aeronautica, suicidio, Uexküll, Daniele Del Giudice
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