Spiegazione, descrizione, racconto

di Sebastiano Ghisu
«atque», 18-19, 1998, pp. 65-88

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Introduzione

1. La finalità di quest’articolo consiste innanzitutto nel confrontare tra loro i concetti e le pratiche di spiegazione, descrizione e racconto, ricercandone così le possibili demarcazioni o interazioni. Si tratterà in secondo luogo di vedere se sia possibile tracciare una linea di confine tra testo narrativo e ciò che qui chia mo “testo cognitivo”, intendendo con tale espressione quei testi che veicolano teorie propriamente cognitive, scientifiche o non scientifiche, epistemiche o epistemologiche. Si cercherà quindi di vedere dove risieda la demarcazione (se una ve ne è) tra i due generi di testo che nel nostro ordinamento culturale vengono nettamente separati.

Innanzitutto alcune chiarificazioni terminologiche. Viene generalmente definito “testo” un enunciato compiuto e autosufficiente ovvero un complesso strutturato di enunciati. In tal senso, due enunciati compiuti e grammaticalmente collegati tra loro (per esempio da una congiunzione) non costituiscono due testi, anche se ciascuno di essi, isolatamente, costituirebbe un testo. Discostandomi da quest’uso, in tenderò qui con testo soltanto un insieme articolato di più enunciati, rifacendomi invece, per quanto riguarda il termine “enunciato”, al suo significato abituale.

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