Trauma e dissociazione alla luce della teoria dell’attaccamento

di Giovanni Liotti
«atque», 20-21, 1999, pp. 107-126

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L’ultima edizione del Diagnostù: and Statistic Manu al o/ Mental Disorders (DSM-IV) propone, rispetto all’edizione precedente, di cancellare l’antico termi­ ne di Personalità Multipla – considerato a lungo adatto ad indicare il più completo ed emblematico fra i disturbi dissociativi della coscienza – e di sostituirlo con quello di Disturbo Dissociativo dell’Identità ( Dissociative Identity Disorder ). Invece che ad un essere umano con due o più personalità, la nomenclatura proposta dalla nosografia psichiatrica corrente ci invita dunque a pensare ad una identità dissociata, composta da due o più “stati di persona lità” (personality states) fra loro diversi, e non integrabili nella memoria di sé.

“Identità dissociata” è un ossimoro, mentre “personalità multipla” non lo è. La persona, infatti, come ci insegna l’etimologia , è una metaforica maschera apposta sull’Essere, cosicché non vi è contra sto di significati nel termine “personalità multipla”: questo indica semplicemente che, anziché una sola maschera per ogni corpo umano, l’Essere potrebbe assumere talora più maschere in riferimento ad Un solo corpo. “Identità”, invece, si riferisce a ciò che non muta nel tempo, restando sempre uguale a sé stess.

 

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